Mercoledì 30 marzo il Senato ha approvato con modifiche il ddl n. 1870, recante delega al Governo per la riforma del Terzo settore, dell'impresa sociale e per la disciplina del servizio civile universale. Il testo torna alla Camera dei deputati che dovrà licenziarlo in via definitiva.
Riportiamo di seguito uno stralcio del comunicato stampa diffuso da CSVnet.
“Con questa riforma i Centri di servizio diventano riferimento per il volontariato di tutto il Terzo settore”. Parte da questa constatazione il commento del presidente di CSVnet Stefano Tabò.
Il testo, spiega Tabò, “non limita più le funzioni dei Centri di servizio alle sole organizzazioni di volontariato definite dalle legge 266 del 1991, ma afferma che i CSV sono finalizzati a fornire supporto tecnico, formativo e informativo per promuovere e rafforzare la presenza e il ruolo dei volontari nei diversi enti del Terzo settore”.
“È una evoluzione importante – sottolinea il presidente – alla quale il legislatore fa corrispondere l’altra grande novità, ovvero il ‘il principio della porta aperta’: tutte le organizzazioni del Terzo settore potranno concorrere alla conduzione dei CSV, la cui governance dovrà comunque rimanere in capo alle organizzazioni di volontariato, che devono rappresentarne la maggioranza, attraverso una gestione democratica partecipata e radicata territorialmente”.