Volontariato e integrazione, Partecipazione e Sviluppo fa rete con un progetto di formazione nelle scuole

L’idea è quella di affrontare e sviluppare - in modo equo ed inclusivo – il tema del volontariato in ambito sociale, incontrando gli studenti del territorio ed offrendo loro un’opportunità di apprendimento e di crescita.

Si chiama “Formazione al volontariato e all’integrazione 2.0” il progetto, già approvato nel bando 2019 della Regione Toscana, che vede l’associazione onlus Partecipazione e Sviluppo come soggetto capofila di un partenariato del terzo settore con Auser Bagni di Lucca, Croce Rossa Italiana – Comitato di Bagni di Lucca e Associazione Solidarietà Popolare.

Questa mattina, in comune a Bagni di Lucca, il presidente Alessandro Ghionzoli e la vice-presidente Monica Mattei hanno proposto un primo incontro – alla presenza dell’assessore Lucia Priscilla Valentino – nel quale spiegare la propria idea di rete con le altre realtà volontaristiche locali. Ne è emerso un interesse generale a collaborare per promuovere la cultura della solidarietà e dell’accoglienza tra i giovani perché possano diventare “operatori del cambiamento” e traino per tutta la collettività.

Partecipazione e Sviluppo intende sviluppare la propria rete associativa diventando, nel contempo, modello e stimolo per tutte le altre organizzazioni di volontariato del territorio. Attraverso una serie di incontri con gli alunni delle scuole, la onlus vuole promuovere i valori fondanti del volontariato inteso come dono di sé, attenzione ai più sfortunati e impegno personale.

In particolare: Partecipazione e Sviluppo, insieme all’Associazione Solidarietà Popolare, intende trattare le tematiche legate all’integrazione dei migranti e richiedenti asilo; l’associazione Auser di Bagni di Lucca vuole occuparsi di ambiente e territorio, sviluppando tematiche legate al riuso e al riciclo di alimenti, tessuti e oggettistica varia; la Croce Rossa di Bagni di Lucca si propone di trattare tematiche legate all’attenzione sociale verso le fasce più deboli della popolazione e al conseguente aspetto sanitario.

Interessante notare – afferma il presidente di Partecipazione e Sviluppo Alessandro Ghionzoli – che, a loro modo, formatori dei giovani studenti saranno anche alcuni richiedenti asilo in possesso di regolare permesso di soggiorno, attualmente impegnati in attività di volontariato presso le associazioni partner del progetto. In questo modo i migranti, da semplici richiedenti, diventeranno essi stessi “restitutori” e promotori verso i giovani e la comunità accogliente degli stessi valori ricevuti”.