Solidarietà e Sviluppo, avviate due borse di studio con il progetto STAI+

Frammenti di una giornata di attività con due beneficiari che stanno partecipando alla borsa lavoro avviata dalla cooperativa sociale Solidarietà e Sviluppo, attraverso il progetto STAI + (Sportello Tutela e Ascolto per gli Immigrati Plus), con il partenariato del comitato territoriale Arci di Grosseto e della cooperativa Il Melograno. L’iniziativa rientra nell'ambito del progetto sostenuto con i fondi Otto per Mille della Chiesa Valdese.

La mission del progetto è duplice: da una parte, prendere in carico i bisogni della popolazione migrante attraverso lo sportello di ascolto situato in via Giordania 211 a Grosseto, presente già nell'anno passato, con attività di informativa, sostegno e orientamento ai servizi; dall’altra, sostenere concretamente - con tre borse lavoro retribuite, nell'arco temporale di 6 mesi ciascuna - tre beneficiari in situazione di fragilità socio-economica, al fine di migliorare la loro qualità della vita.

Il corso di formazione online per operatori e volontari si è svolto il 22, 29 maggio e 8 giugno. Tre moduli così suddivisi: il primo, sulle tipologie di permesso di soggiorno: requisiti, condizioni di rinnovo e conversione; il secondo, sulla tratta di esseri umani, sfruttamento lavorativo e sessuale, nonché la condizione dei minori; ed il terzo, infine, sul sistema di accoglienza in Italia: misure straordinarie di accoglienza e Sistema di Accoglienza ed Integrazione, le novità a seguito dell'adozione del DL n. 20/2022.

Il progetto – commenta il presidente della cooperativa sociale Solidarietà e Sviluppo Alessandro Ghionzoli - nasce con lo scopo di favorire il sostegno e facilitare l’accesso ai servizi per tutti gli immigrati che si trovino in difficoltà nell’espletamento delle pratiche giuridico-amministrative. Il nostro sportello di Grosseto rappresenta un “luogo” di ascolto e presa in carico dei loro bisogni con l’obiettivo di trovare una soluzione. Le borse di studio hanno invece il compito di migliorare la qualità dell’esistenza di questi ragazzi attraverso attività costruttive ed integrative”.




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