Trova un portafoglio e lo restituisce al legittimo proprietario: il bel gesto di un richiedente asilo

La volontà di integrarsi passa anche da questi piccoli, ma nobili gesti. Nella tarda giornata di ieri (venerdì 27 ottobre) un richiedente asilo – I. M. H. di origine egiziana - accolto nel C.A.S. (Centro di Accoglienza Straordinaria) di Fornaci di Barga, gestito dalla cooperativa sociale Solidarietà e Sviluppo con sede a Fornoli di Bagni di Lucca, ha rinvenuto, nella centralissima Piazza IV Novembre, un portafoglio incustodito con all’interno soldi contanti, carte di credito e tessere varie.

Subito ne ha informato l’operatore della cooperativa Baboucarr Jallow, originario del Gambia. I due, la mattina seguente, si sono immediatamente recati nella più vicina stazione dei carabinieri per verbalizzarne il ritrovamento di fronte ai militari. Un beau geste che ha avuto, seduta stante, un lieto fine: mentre il ragazzo stava completando il verbale, infatti, ha suonato alla porta della caserma il legittimo proprietario del portafoglio, un cittadino tedesco che frequenta il comune di Barga, il quale, alla vista dell’oggetto restituito, ha fatto letteralmente i salti di gioia.

Grande la gratitudine dimostrata ai due giovani benefattori. Parlando abbastanza bene anche la lingua italiana, l’uomo ha voluto poi esprimere la propria felicità al telefono anche alla vice-presidente della cooperativa Monica Mattei, sottolineando ancora una volta la bontà e l’onestà dei ragazzi. Alla fine, per il migrante autore del ritrovamento, anche una ricompensa davanti agli occhi dei carabinieri.

Dell’episodio sono venuti a conoscenza anche il sindaco di Barga Caterina Campani e l’assessore al sociale Sabrina Giannotti che hanno plaudito all’iniziativa: “I due ragazzi – hanno commentato sindaco e assessore – hanno dimostrato grande senso civico e responsabilità. Questo episodio ci conferma la buona gestione del centro di accoglienza di Fornaci, da parte della cooperativa Solidarietà e Sviluppo, e la volontà dei richiedenti asilo di integrarsi con il tessuto sociale del territorio”.

Soddisfatto anche il presidente della cooperativa sociale Solidarietà e Sviluppo Alessandro Ghionzoli: Mi complimento con i ragazzi per questo nobile gesto – ha concluso -. È importante che simili episodi vengano raccontati perché rappresentano un segnale forte di civiltà ed educazione. L’accoglienza, se strutturata e ben gestita, rappresenta indubbiamente un valore per tutta la comunità. Un’ennesima riprova che, nel bene e nel male, siamo tutti uguali”.